- TEMA DEL CONCORSO
Souvenir, in francese, significa ricordo e ha la caratteristica di utilizzare icone “universalmente” riconoscibili e tradurle in elementi di arredo o semplice decoro, che rappresentino la presenza in un determinato luogo, riportando alla memorie esperienze di vita. Il souvenir è da sempre un elemento intrinseco per il mondo del turismo.
La Sicilia è ricca di luoghi speciali, storia, icone, simbolismi, immagini e sensazioni tutti traducibili in oggetti. SOUVENIR DI SICILIA ha quindi lo scopo di dare una nuova immagine, lontana dallo “stereotipo” di Souvenir, un oggetto che possa essere un pezzo di questa terra da trasportare in un`altra parte del mondo.
Elemento importante del progetto del souvenir è l’uso che se ne può fare, quindi certamente bello ma anche utile. Un oggetto che deve essere unico e innovativo, pensato in pietra lavica o plastica colorata. Fantasia, essenzialità, semplicità, contemporaneità, linearità e utilizzo sono le caratteristiche principali da seguire.
– PROMOTORI
Associazione Culturale “CO.RE.” Comunità scientifica finalizzata alla ricerca, formazione e divulgazione, in collaborazione con lo Studio KWGroup di Catania, in occasione all’evento “360 Temporary Design Store Catania”, indice il concorso SOUVENIR DI SICILIA
- BENEFICIARI
Il concorso SOUVENIR DI SICILIA è rivolto agli appassionati di design, architettura e nuove tecnologie, maggiori di 18 anni. La partecipazione è aperta e gratuita sia a singoli individui che a persone giuridiche (ad esempio società, studi associati, associazioni, fondazioni, ecc.).
Il progettista può presentare più progetti (per un massimo di tre) con l’unico vincolo di utilizzare un nome/slogan specifico per individuare ogni idea progettuale.
Concorso - Souvenir di Sicilia
Bando - Souvenir di Sicilia
FAQ - Concorso Souvenir di Sicilia -
aggiornati al 17/09/13
- LA GIURIA
Presidente di Giuria:
Marella Ferrera (Fashion Designer)
Componenti della Giuria:
Arch.Prof. Gianni Brandolino (Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria)
Dott. Salvo la Mantia (Amministratore delegato ITEM)
Dott.ssa Magda Masano (Amministratore della Masano marmi s.r.l.)
Dott.David Montenegro (Product designer)
Arch. Cons. Maria Morabito (Delegata per CO.RE.)
Arch. Maria Rosa Russo (Delegata per KWGroup)
- 1° classificato: Arancino Walking – Samantha Scuderi
- 2° classificato: Tappapensieri – Beatrice Marazzini
- 3° classificato: Cuppy – Martin Verdross, Marco Contino
- Menzione: Gòrgona – Francesco Panzella
premiazioni - 6 dicembre al "360 Temporary design store" Via Antonino di Sangiuliano 219
Il premio al 1° classificato verra'
consegnato da:
ARANCINO WALKING
Il progetto contiene tutte le caratteristiche che il concorso richiedeva: innovazione, facilità di produzione e semplicità di vendita. Si lega in modo non convenzionale all’idea di un branding promozionale dell’Isola con caratteristiche idonee ad un uso semplice, alternativo e giocoso. L’idea del packaging presenta una originalità di divulgazione che diviene identità del luogo, permettendo di preservare il contenuto e di favorire un’agevole spedizione.
TAPPAPENSIERI
Il progetto richiama l’identità di un idiofono fortemente connotata attraverso il suono del marranzano. La forma riproduce il segno di un’espressione simbolica che attanaglia il riversare inconscio del contenuto. L’elemento chiude in se stesso il gorgogliare liquido dei pensieri sottratti. La realizzazione è il segno del traguardare oltre conferendo un’immagine oltre il confine di un triangolo. Impatto e immediatezza sono comunicazione e immagine.
CUPPY
La polvere del Mongibello è la sensazione che appare lontana dall’indole pompeiana. Lo spostamento di luogo in luogo attraverso il pulviscolo depositario segna in modo lineare un’archeo-architettura sfusa nel destino di un attimo. La Sicilia delle apparenze ritrova il suo colore nel candore di un buon mattino e diviene, nel contempo, un messaggio della visione.
GORGONO
La descrizione di un mondo terracqueo che esprime l’insula sul tripode, pone due aspetti inconsueti nella citazione di Cola e nella separazione peninsulare. L’idea descrittiva si evolve di una separazione che, ovviamente, ricompatta la necessità insita tra l’emisfero e la sua base.